Quante volte al rientro a casa trovate un avviso di raccomandata e vi chiedete chi sarà mai ? In genere questi avvisi creano mille interrogativi a seconda delle questioni che ognuno di noi vive nel corso della propria vita. Il postino lascia nella cassetta delle lettere il cosiddetto avviso di giacenza. Si tratta di un foglietto, simile ad uno scontrino con cui si comunica che è stata tentata la consegna della raccomandata, contenente l’invito all’interessato a recarsi entro 30 giorni presso l’ufficio postale indicato nell’avviso stesso, per il ritiro della lettera. Il termine si allunga fino a 180 giorni se si tratta di un atto giudiziario. Il deposito è gratuito.
Ma come si fa a conoscere il mittente di una raccomandata in giacenza? In effetti, e a differenza della raccomandata vera e propria, l’avviso di giacenza non riporta il nome del mittente o il motivo dell’invio. Tuttavia, è possibile ricavare queste informazioni dal colore dell’avviso e il codice riportato, che fa riferimento esplicito al mittente o al contenuto della raccomandata. Se l’avviso è di colore bianco: si tratta della notifica di mancata consegna di una raccomandata tra privati ( convocazione di un’assemblea di condominio, o una richiesta di pagamento; se la raccomandata è di colore verde: si tratta di un atto giudiziario ( un provvedimento o un ricorso giudiziario, una sanzione o altro ).
L’altro aspetto, per sapere il mittente di una raccomandata in giacenza è il codice univoco riportato nell’avviso. Le prime cifre indicano la tipologia o il mittente della lettera.
I codici più comuni sono: codice 05: equivale alla cosiddetta «raccomandata 1», ovvero a quella veloce che ha carattere d’urgenza. Un possibile contenuto di una simile raccomandata può essere la disdetta di un contratto di affitto; codici 12, 13, 14 e 15: identificano le raccomandate indescritte o semplici che arrivano al massimo entro sei giorni lavorativi dalla data di spedizione. Può trattarsi della lettera di un legale, di uno dei fornitori delle tue utenze di casa (magari perché non hai pagato qualche bolletta). Ma può trattarsi anche di una lettera di licenziamento o di un invito a comparire in tribunale ;codici 608 e 609: di norma si tratta di comunicazioni della Pubblica amministrazione o di un ente pubblico per notificare un atto o per inviare un documento come la Carta d’identità elettronica ;codici 612, 613, 614 e 615: indicano una raccomandata che arriva dalla banca o dalle Poste ;codici 649 e 669: vengono abbinati alle raccomandate che contengono documenti come una carta di credito o un Bancomat oppure una comunicazione di altre aziende; codice 650: equivale ad una comunicazione dell’Inps;codice 670: è il codice delle cartelle di pagamento inviate dell’Agenzia delle Entrate Riscossione ;codici 76, 77, 78 e 79: la raccomandata conterrà una multa, una contravvenzione o un atto giudiziario.
Conoscere il potenziale mittente non vuol dire esimersi dal ritirare la raccomandata , perché a riguardo la legge è molto chiara : Trascorso il tempo di giacenza che va dai 30 giorni ai 180 giorni se si tratta di un atto giudiziario, la letteraviene restituita al mittente con la scritta «compiuta giacenza». Questo vuol dire che la raccomandata si considera notificata e non ritirarla equivale, dal punto di vista formale, a conoscerne lo stesso il suo contenuto.
È importante sottolineare che la non accettazione o una raccomandata non ritirata non annulla i suoi effetti e, di conseguenza, vanno sempre ritirate perché in ogni caso dopo dieci giorni vengono comunque considerate notificate.
Esiste una falsa credenza che se la raccomandata non viene ritirata, non sia valida: attenzione non è vero, dopo 10 giorni che il documento giace presso l’ufficio postale, viene comunque considerata consegnata!!
Pertanto se non ritirate una raccomandata, gli effetti della stessa comunque decorrono a partire da 10 giorni dalla tentata consegna, ma voi non saprete quale comunicazione vi è stata inviata e rischiate che importanti procedimenti – anche di natura legale – vengano mossi contro di voi senza che abbiate la possibilità di difendervi! Si presume che ogni diffida, contestazione o richiesta contenuta nella busta sia conosciuta dal destinatario e che la scelta di rifiutare la raccomandata o di fingere di non essere stato presente in casa nel momento della consegna, può avere conseguenze gravi per il destinatario. La situazione risulta essere ancora più grave nel caso in cui si tratti di un “atto giudiziario” (la busta verde), una multa oppure una cartella esattoriale.
